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"Educare alla Sostenibilità Ambientale":


l'aria - emissioni nocive in atmosfera
venerdì 21 febbraio 2003


Non più PM10: ora si deve parlare di PM1


MILANO - Lombardia
Qualità dell'aria che respiriamo = Blocco della circolazione degli autoveicoli a motore.
Questa sembra essere l'equazione che fornisce l'unica soluzione ad oggi praticabile per gestire l'emergenza e abbassare - temporaneamente - i livelli di gas e polveri emessi dalle nostre automobili e dai veicoli commerciali.
Tuttavia alcuni risultati - più stabili - sono stati via via raggiunti negli ultimi anni con l'applicazione delle norme europee alla costruzione di nuovi motori e di nuovi sistemi di abbattimaneto degli scarichi, a partire da Euro1 (che imponeva la marmitta catalitica) fino al più tecente Euro4.
Lo ha affermato Francesco Avella, responsabile del Laboratorio Motori della Stazione Sperimentale per i Combustibili del Ministero dell'Ambiente durante una delle conferenze di CITTA', AMBIENTE, MOBILITA' - Fiera di Milano - 19/22 febbraio 2003, presentando i risultati di test comparati eseguiti dal Laboratorio su diversi modelli di autoveicoli.
Ma accanto a questa che, se non proprio buona, non è una brutta notizia Francesco Avella ha anche gelato il pubblico quando ha comunicato che attualmente il 99,9% del PM 10 (particolato fine di dimensioni inferiori a 10 micron) contenuto negli scarichi dei motori ha dimensioni inferiori a 1 micron e che quindi si dovrebbe ormai parlare di PM1.
Praticamente solo particelle finissime che raggiungono anche i punti più profondi dei nosti polmoni.
E questa non è per niente una buona notizia.




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